At the end of November 2021, I had the immense pleasure of being able to set up this exhibition, which was an ode to beauty and savoir faire for everyone.
It all began the day when Paola Battistoni (daughter of Luciana Peter of PETER MODE, an ancient millinery material production house) contacted me to show me the family archive material, my eyes were not ready for such beauty.
My work as a milliner has always been quite self-taught, I have never had the opportunity to learn from masters or craftsmen, because the work of the milliner over the years has increasingly become a niche work, made by artists who jealously guarded their secrets, yes, because each milliner has his own techniques and creative acts.
times ago working as a milliner was quite common, especially from the 1930s to the late 1970s, the hat was that accessory that could not be missing, that detail that identified us and spoke of elegance, but above all of personality.
Throughout my career I have always been told that the greatest designers, from Jean Lanvin to Coco Chanel up to Halston, have all started making hats or headdresses, I strongly believe because, apart from the demand for the product itself, making hats allows you to expand your creativity beyond all possible limits.
At the time there were artisans who were masters of techniques that are being lost, such as working silk to make flowers, or exploiting the flexibility of a feather to increase its beauty.
So when Paola opened those boxes, full of all these wonders, kept and filed with the delicacy and care that these works need, I couldn't resist proposing to allow as many people as possible to enjoy this show.
Paola then gave me another huge gift, she gave me the opportunity to work these materials and to combine them with my creative work, explaining every single use or process of creation of what you see on display.
The friendship that was created over time allowed this exhibition, which allows anyone to taste that sense of wonder that my heart felt at each rediscovered box.
A fine novembre 2021, ho avuto l'immenso piacere di poter allestire questa esposizione, che è stata per tutti un'ode alla bellezza e al savoir faire.
Tutto ebbe inizio il giorno in cui Paola Battistoni (figlia di Luciana Peter della PETER MODE, antica casa di produzione di materiali per modisteria) mi contattò per mostrarmi il materiale d’archivio di famiglia, i miei occhi non erano pronti ad una tale bellezza.
Il mio lavoro di modista è sempre stato abbastanza da autodidatta, non ho mai avuto l’occasione di apprendere da maestri o artigiani, perché il lavoro del modista negli anni è diventato sempre più un lavoro di nicchia, fatto da artisti che custodivano gelosamente i loro segreti, si perché ogni modista ha le proprie tecniche e i propri atti creativi.
Un tempo lavorare come modista era abbastanza comune, soprattutto dagli anni ’30 fino verso la fine degli anni ’70, il cappello era quell’accessorio che non poteva mancare, quel dettaglio che ci identificava e parlava di eleganza, ma soprattutto di personalità .
Nel corso della mia carriera mi è sempre stato detto che i più grandi designer, da Jean Lanvin a Coco Chanel fino ad arrivare ad Halston, hanno tutti iniziato facendo cappelli o copricapi, credo fortemente perché, a parte la richiesta del prodotto stesso, fare cappelli permette di espandere la propria creatività oltre ogni possibile limite.
Al tempo esistevano artigiani che erano padroni di tecniche che si stanno perdendo, come lavorare la seta per fare fiori, oppure sfruttare la flessibilità di una piuma per aumentarne la stessa bellezza.
Così quando Paola apri quelle scatole, piene di tutte queste meraviglie, custodite e archiviate con la delicatezza e la cura di cui queste opere hanno bisogno, non ho resistito dal proporle di permettere a più persone possibile di godere di questo spettacolo.
Paola poi mi fece un altro enorme regalo, mi diede la possibilità di lavorare questi materiali e di accostarli al mio lavoro creativo, spiegandomi ogni singolo utilizzo o processo di creazione di quello che vedete esposto.
L’ amicizia poi che col tempo si è creata, ha permesso questa esposizione, che permette a chiunque di assaggiare quel senso di meraviglia che il mio cuore ha provato ad ogni scatola riscoperta.
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